A più riprese ho parlato di scarpe e di piedi, ma date le mie abitudini in fatto di acquisti e data la mia situazione finanziaria in generale, non ho potuto esplorare più di tanto il mondo delle fabbriche di scarpe ecologiche. Per fortuna che esiste questa fantastica consuetudine del dono associato all’antica festa pagana dei Saturnali … ciò mi consente di parlarvi di nuovo di scarpe ecologiche che, ve lo dico già, non sono affatto a basso costo (difficilmente si scende sotto i 100 euro), a meno di trovarle in saldo come pare essere successo a chi me le ha regalate con tanta disinvoltura, ovvero LaMutter.
Ma vediamo co’è che andiamo a comprare:
- Le scarpe da donna e da uomo sono realizzate in Spagna e in cuoio (niente roba per vegani);
- La suola è in gomma riciclata su quasi tutti i modelli, ma è abbastanza evidente quando non lo è;
- Le solette interne sono in microfibra riciclata o di pelle traspirante, ma non viene specificata l’una o l’altra cosa all’interno della confezione;
- Il packaging è tutto di cartone riciclato;
- La pelle è lavorata a mano con oli e grassi vegetali “il più possibile”;
- Usano colla “il più possibile” a base d’acqua per il rispetto della manodopera … il più possibile;
- I colori sono di tipo organico, ma non sempre, ovvero … il più possibile. Se comprate una roba giallo acido, o blu elettrico la vedo difficile … ma d’altra parte perché si sono sentiti in dovere di produrre un mocasso giallo acido ?
- I modelli non mi piacciono tutti, anzi, sono più quelli che non mi stanno bene affatto. Però questa è una questione mia: porto 36 e ho un piede finissimo come tutto il resto della mia fisionomia e siccome le loro scarpe tendono “al ciotto”, ovvero al tozzo, mi fanno sembrare un palombaro molto facilmente. Però le mie le adoro !
- Nella scatola ci sono anche uno zainetto-busta in materiale riciclato e una cartolina per destinare il 2.14% del valore del tuo acquisto a progetti umanitai di vario tipo inserendo un codice sul loro sito.
In generale riguardo all’ambiente prevale la teoria del “Più possibile”, ovvero non è TUTTO verde, tutto controllato, tutto certificato … e, soprattutto, quando mi dici “Il più possibile” non mi stai dicendo in che misura stai facendo ciò che dici di fare. Allora mi scadi un bel po’. Perché c’è gente molto più “piccola” di te che riesce a creare un prodotto equiparabile al tuo, che me lo vende alla metà e che si impegna a fare TUTTO per bene.
Ah, hanno anche accessori di vario tipo (tra cui calzini, per riallacciarci al post precedente) … d’altra parte, oggi come oggi, chi non ha 259 euro da spendere in una borsa ?
Ps: per un commento più puntuale e dettagliato ci sarebbe da leggere la loro politica ambientale o il loro rapporto sulla sostenibilità … ma, hey, sono sotto esame io !!!
Ciao 🙂 Che modello sono gli scarponcini in foto? Sono carinissimi!!!! Grazie, un saluto.
Mi dispiace, non so proprio dirtelo !
cavolo sono splendidi, ma non li trovo così nemmeno sul loro sito!!
grazie per questa delucidazione, io ho un paio di sandali loro (regalati anche nel mio caso da Mutter!) e pensavo fossero ecologici almeno al 90%.. Sono bellissimi, peccato che io abbia dei piedi fatti strambi, perché se ci cammino molto, mi si scortica il tendine destro (e solo quello!! bah…). perciò stavo pensando a degli scarponcini, in modo che l’orlo del calcagno non mi laceri.
E sono contenta anche di conoscere un’altra sfortunella come me che ha il 36! piacere :))
Piacere mio ! Ma sai che a me dà problemi la scarpa destra: mi stringe troppo le dita in punta. Comunque ti propongo un affare: vuoi direttamente le mie ? Io sto facendo un po’ di “pulizie” e, tsnto per cambiare, parto dalle scarpe …