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“Prendere o cambiare.” era l’essenziale e minimalista testo di questa pagina fino a pochi minuti fa.

Ora che un anno è passato, direi che ha decisamente prevalso il secondo verbo sul primo. Inequivocabilmente – e altrettanto silenziosamente, data l’affettuosa omertà dei miei generosi lettori – ho fallito nel proposito di vivere da sola in Italia a 24 anni con 450 euro al mese e a impatto zero. Ho sforato di ventisette euro già in agosto e duecento euro a fine anno. Non molto. Ma abbastanza.

Successivamente alla pausa e all’autocritica richieste dal caso, ho elaborato – appunto – una serie di cambiamenti, ho iniziato il restylin’ della baracca e ho dato il via al mio ritorno in una nuova e pericolosa versione:

Di nuovo da sola.

Di nuovo in Italia.

Di nuovo 24 anni, anche se tra pochi mesi subentrerà il quarto di secolo. Il temutissimo.

Di nuovo 450 al mese come tetto massimo comprendente TUTTO (affitto, cibo, bollette, linea internet, viaggi, svago, farmaci … ), tranne i regali e qualsiasi cosa io “offra” a chiccessìa, le tasse universitarie – dato che risulto ancora a carico dei miei e queste ultime sono conseguentemente commisurate al loro reddito, così come il fatto che io maieppoimai otterrò una borsa di studio – e i libri da studiare.

Come novità, oltre al perpetuarsi di cosiddette buone pratiche (se solo avessi conosciuto il carsharing prima di regalare tutti quesi soldi alle ferrovie … se solo non avessi preso tutte quelle sòle appena giunta a Venezia … ) maturate durante l’anno, abbiamo il boicottaggio dei prodotti veneziani e l’autoproduzione.

Beh, fatemi gli auguri !!!