[Questa foto e le precedenti – su Flickr – sono scattate dalla mia camera]
Mi dicono che esiste un tacito accordo tra le piastrelle del nord-est e la polvere: loro non ospitano polvere e lei si reca altrove.
Svelato l’arcano !
Ho iniziato i corsi e la faccenda è complessa al limite esatto di quanto avessi immaginato.
Non avevo immaginato invece di ritrovarmi un bel gruppone di gente della triennale in classe … e CHIII ? Quelli che avevo accuratamente evitato per tre anni: Due SECCHIEDELL’APOCALISSE (di cui uno che segue anche i nostri corsi pur essendo di un’altra specialistica … tanto per rendersi conto del livello …), uno squadrone di Barbie e il lecchino dell’anno 2008-2012 e una delle secchie non dell’apocalisse, ma di quelle che non si lavano mai troppo … E per il resto abbiamo una fauna composita di donne in carriera con camicina strizzatette, piega ogni mattina e french manicure; altre secchie e una manciata di persone apparentemente dotate di cervello, per non dire spirito critico. Persone che vengono allontanate sistematicamente – beh, in fondo domani è il terzo giorno – dallo squadrone di Barbie che insiste nel sederci “TUTTEVICINE” !
La sindrome mestruale avanza a passi da gigante e piango anche vedendo la pubblicità dei pannolini, soffro un po’ di insonnia … ma non è proprio insonnia … è che non mi viene proprio sonno … se un gionro dopo molto e bene, i successivi due o tre li passo senza sonno. Mah, è in un certo qual modo UN equilibrio.
Oggi faceva un caldobbestia e mi sono fatta la ceretta più ecologica e verde del mondo (spiegazione in verde a fondo pagina) per potermi mettere la gonna … e domani pioverà !
QUESTIONE TECNICO LOGISTICA: non segno e non segnerò nel mio conto le tasse dell’università e i libri dell’università perchè grazie alle fantastiche regole dell’università non ho potuto dichiararmi nucleo autonomo e sono stata per forza di cose al nucleo familiare e fiscale della famigghia. Ciò comporta che pagherò circa 1800 euro di tasse e che non avrò accesso ad alcuna borsa di studio, in più la tariffa di mezzo pasto per “quelli della mia fascia” è di circa 4 euro (quella intera 5.80) e dunque non potrò neppure mangiare a mensa. Se invece fossi stata nucleo autonomo – e nello specifico non posso dal momento che non ho un reddito minimo di 6.500 euro dal 2012, nè una casa di proprietà in cui abito dal 2010 … ma dimmi te – avrei pagato 180 euro di tasse, più la regionale di 200 euro, avrei avuto accesso alla borsa per fuori sede e l’avrei vinta (4500 euro), avrei avuto un pasto al giorno gratis in mensa e il secondo ad 1,90 euro … Non sarebbe stato giusto, perchè i miei – ritrattando il mutuo – sono effettivamente in grado di sostenere la spesa, ma lo sarei anche io se venissi trattata per ciò che sono, ovvero nucleo autonomo. E sarebbe comunque meno ingiusto dei simpatici evasori che smerdo ogni volta che posso, come quella che dichiara 15mila euro l’anno facendosi mettere a carico dei nonni e poi hanno 4 case, si fanno lavare i capelli solo dal parrucchiere e si fanno mettere lo smalto solo dall’estetista … MA IL CIELO E’ SEMPRE PIU’ BLU.
CERETTA !!! (cliccare per pigrizia)
Ingredienti: succo di due limoni medi, 12 cucchiai di zucchero.
Procedimento: far bollire tutto finchè non diventa quasi marrone. Meglio se a fuoco lento.
La cera si conserva FOREVERMORE in barattoli di vetro ed è completamente idrosolubile e biodegradabile.
Come strisce si possono usare anche dei pezzi di stoffa riciclata (qualsiasi tipo di stoffa), ma io sono abbatanza affezionata alle strisce “professional” che sono anche MADE IN ITALY e hanno il pacco da 100 che costa 1.30 euro: il bello è che con questa ceretta le strisce si possono usare all’infinito ! Siano esse di stoffa o di simil-carta, basterà lasciarle sul fondo della doccia quando ci si dà la sciacquata finale, per averle pulite e riutilizzabili ALL’INFINITO !
Ah, i tempi di incerettamento variano soprattutto a seconda dell’esperienza. La mia è modestamente decennale e questo fa sì che oggi sia riuscita a depilarmi entrambe le gambe dalla caviglia all’inguine in circa 20 minuti e cucinandomi il pranzo. Tiè. E a costo zero dato che la cera l’ho fatta ad agosto e ancora dura e le strisce le ho comprate prima della laurea e mi basteranno fino alla pensione !
Costo medio di una ceretta “gamba intera”non ecologica e con scontrino a Roma: 30 euro. Tanto per …
Ps: ho la prova su Twitter: ho gabbato Akinator pensando a Irma La Douce !!!
Ma sei pazzesca! Qualcosa mi dice che hai studiato a Sani…
… mmm … no ! 不对 !
questa cosa la adoro (sulla carta, perché ancora non ho provato!!)! pero’ ho comprato prima di partire per il Belgio la easywax della veet….. 😦 non crocifiggermi!
ora che ci penso pero’ ho credo mezzo kg di zucchero di canna che non credo mi portero’ a casuccia… ma lo zucchero è indifferente di che tipo? e il tè idem? cioè posso usare “quello da discount” che ho preso per fare gli impacchi sugli occhietti stanchi??? 🙂
Sissì, nessun problema per il tipo di zucchero o di tè … non ci formalizziamo mica !